Lago venoso

Il lago venoso è originato da una lesione vascolare benigna, costituita dalla dilatazione cronica di una venula, più frequentemente singola, che crea una papula molle e comprimibile di colore blu-viola e di dimensioni variabili da pochi millimetri ad un paio di centimetri.

Si tratta di una formazione asintomatica, che puó sanguinare in seguito a trauma.
Le sedi più comuni sono il labbro inferiore e i padiglioni auricolari.

Questo tipo di lesione é comune negli adulti e negli anziani, in particolare tra la settima e l’ottava decade di vita e l’incidenza aumenta con l’età.
Gli uomini presentano una prevalenza del 50% superiore rispetto alle donne.

Rimozione di un lago venoso del labbro inferiore con laser. Sedute a distanza di 20 giorni.

Cisti e lipomi

Le cisti più comuni sono quelle sebacee, costituite da delle neoformazioni contenenti cheratina, sebo e cellule morte.

Sono delimitate da una capsula detta anche “cencio necrotico”.

Questa capsula, con il tempo tende ad aumentare di spessore, diventare fibrotica e aderire ai tessuti circostanti.

Se sollecitata meccanicamente dai tentativi di spremitura, tende a formare delle gemmazioni che ne rendono più difficile l’asportazione e sono loro la causa principale di recidiva dopo l’intervento.

La cisti si forma in genere per l’occlusione di una ghiandola sebacea.

A causa di questa occlusione, la ghiandola non può smaltire la secrezione che continua a prodursi portando alla formazione della raccolta.

Le cause di formazione delle cisti sebacee, oltre a patologie genetiche o meiopragia del dotto pilo-sebaceo, possono essere conseguenze di traumi meccanici o post chirurgici, da applicazione di farmaci e cosmetici, o comunque da sostanze oleose che gonfiando i corneociti di rivestimento del dotto ne provocano la stenosi, in alcuni casi il rigonfiamento dei corneociti trasformano il dotto pilo sebaceo in una struttura semipermeabile che trattiene la parte corpuscolata dell’escrezione ghiandolare.

Le cisti possono formarsi in tutte le zone del corpo, cuoio capelluto, orecchie, braccia, torace, inguine, scroto esclusa la pianta del piede e il palmo della mano.

Nella stragrande maggioranza dei casi, le cisti sono morbide al tatto in genere non dolorose, alcune di grandi dimensioni e infiammate possono essere molto dolorose.

Non si consiglia perforarle al solo scopo di drenarle perché recidivano.

 

Il lipoma è la forma più comune di tumore benigno del tessuto adiposo. Si tratta di un accumulo di grasso dovuto a una crescita abnorme e non controllata delle cellule adipose, che si sviluppa nel sottocute ed è circondato da una capsula fibrosa
Solitamente, i lipomi non sono dolorosi, ma, in alcuni casi, aumentando di dimensione, possono causare disturbi da compressione.

Rimozione delle cisti sebacee in Chirurgia Non Ablativa - La tecnica

Senza incidere la cute, senza iniezioni di anestetico, senza punti di sutura e, se non trattate in precedenza, senza recidive a patto di estrarre il cencio necrotico.

Come si esegue il trattamento:
Si pratica un minuscolo foro d’accesso al contenuto cistico utilizzando il Plexr  con emissione focalizzata per evitare qualsiasi fastidio o sanguinamento.
In effetti abbiamo trasformato la forma sferica della nostra cisti in una sorta di “fiasco” dal cui collo dreneremo, senza contatto con il sangue, il contenuto cistico.

Una volta svuotato il contenuto della sacca cistica, si introduce, nel foro praticato, una pinzetta oftalmica, per afferrare il fondo del sacco che sarà asportato.

In certi casi si farà preventivamente il lavaggio del sacco cistico utilizzando una siringa senza ago appoggiata al foro drenante caricata con antibiotico o, ancor meglio, con ossigeno medicale.
Con la Chirurgia non Ablativa si sono semplificati gli interventi di asportazione delle cisti sebacee senza ricorrere a incisioni o drenaggi.

Per le cisti sebacee del capo si evita la rasatura del paziente e la infiltrazione di anestetici.

L’intervento dura pochi minuti, non crea disagio, non necessita di un post operatorio importante, non si devono effettuare visite di controllo se non in casi particolari, si riprende immediatamente la propria attività lavorativa e, tranne nei casi di pregressi trattamenti o di capsule rese fibrotiche per trascuratezza o trattamenti impropri, non si hanno recidive.
Nell’arco di  qualche settimana la cute ritornerà integra e non si avranno cicatrici.

Rimozione di una cisti del dorso in chirurgia estetica.

Rimozione di una cisti del collo in chirurgia estetica.

Rimozione di una doppia cisti del petto in chirurgia estetica.

Rimozione di una cisti del cavo popliteo in chirurgia estetica.

Rimozione di una cisti del ginocchio in chirurgia estetica.

Rimozione di una cisti del dorso in chirurgia estetica.

Rimozione di un lipoma del gomito in chirurgia estetica.

Rimozione di un voluminoso lipoma della fronte in chirurgia estetica.

Rimozione di un voluminoso lipoma del collo in chirurgia estetica.

Rimozione di una voluminosa cisti del sopracciglio in microchirurgia

Rimozione di una cisti del dorso in chirurgia plastica estetica

Rimozione di una cisti del collo in chirurgia plastica estetica

Rimozione di un lipoma dell'avambraccio in chirurgia plastica estetica

Rimozione di una cisti del dorso in microchirurgia

Rimozione di una cisti del dorso in microchirurgia

Rimozione di una cisti del cuoio capelluto in microchirurgia.

Rimozione di una cisti del cuoio capelluto in microchirurgia.

Rimozione di una cisti del tendine del piede in microchirurgia.

Rimozione di una cisti sebacea sulla guancia in chirurgia tradizionale con sutura estetica.

Rimozione di una cisti del sopracciglio in microchirurgia.

Rimozione di una doppia cisti del cuoio capelluto in microchirurgia.

Rimozione di una cisti del cuoio capelluto in chirurgia tradizionale

Rimozione di una cisti del dorso in chirurgia tradizionale con sutura estetica.

Rimozione di una doppia cisti del cuoio capelluto in chirurgia estetica tradizionale, senza taglio dei capelli.

Rimozione di una voluminosa cisti del dorso in chirurgia tradizionale con sutura estetica.

Rimozione di una voluminosa cisti del dorso in chirurgia tradizionale con sutura estetica.

Rimozione di una cisti del cuoio capelluto in chirurgia tradizionale

Rimozione di una cisti del cuoio capelluto in chirurgia tradizionale

Rimozione di una voluminosa cisti del cuoio capelluto in chirurgia tradizionale

Rimozione una cisti del cuoio capelluto di notevoli dimensioni in chirurgia tradizionale.

Rimozione di una voluminosa cisti del cuoio capelluto in chirurgia non ablativa e senza taglio dei capelli

Rimozione di due cisti del cuoio capelluto in chirurgia tradizionale.

Rimozione di due cisti del cuoio capelluto in chirurgia tradizionale.

Rimozione di due cisti del cuoio capelluto in chirurgia tradizionale e senza taglio dei capelli

Rimozione di un lipoma della fronte in chirurgia tradizionale

Rimozione di una cisti del cuoio capelluto in chirurgia tradizionale e senza taglio dei capelli

Intervento di dermo chirurgia estetica per presenza di cisti del dorso e del fianco: rimozione delle cisti in chirurgia tradizionale con sutura estetica.

Intervento di dermo chirurgia estetica per presenza di doppia cisti in zona anteriore del trago: rimozione delle cisti in chirurgia tradizionale senza taglio dei capelli.

Rimozione di una cisti sebacea del cavo ascellare in chirurgia non ablativa

Rimozione di una cisti della fronte in chirurgia non ablativa

Rimozione di una cisti sebacea in chirurgia non ablativa

Rimozione di una cisti sebacea in chirurgia non ablativa

Rimozione di una cisti sebacea in chirurgia non ablativa

Rimozione di una cisti sebacea in chirurgia non ablativa e senza taglio dei capelli

Rimozione di cisti del dorso di 8 cm in microchirurgia, senza anestesia e senza taglio

Rimozione di cisti dell'addome in chirurgia tradizionale

Rimozione di doppia cisti del dorso: chirurgia tradizionale per quella di dimensioni maggiori (a sinistra) e chirurgia non ablativa per la più piccola (a destra)

Intervento di dermo chirurgia estetica per la rimozione di una cisti del cranio in chirurgia tradizionale, senza taglio dei capelli.

Intervento di dermo chirurgia estetica per la rimozione di una cisti della regione frontale destra in chirurgia tradizionale.

Angiomi

Gli angiomi sono delle malformazioni vascolari patologiche consistenti prevalentemente in intrecciature fortemente irregolari di strutture vascolari( angiomi piani, spider angiomi, angiomi rubino, “laghi” venosi ecc). Appartengono a questa categoria quelle macchie cutanee rosse e rosso-brunastre che hanno origine vascolare e natura benigna localizzati sul viso, sul tronco, sugli arti e sul cuoio capelluto.

Ne esistono diverse varietà cliniche, gli angiomi piani che si manifestano come una chiazza di colorito rosso vivo o rosso scuro, di forma e grandezza variabili, con superficie liscia, non rilevata, che può localizzarsi in qualsiasi distretto cutaneo, ma più spesso al volto e al collo; mentre le altre varietà cliniche si trovano comunemente anche sul cuoio capelluto.

Rimozione di un emangioma micricistico nasale in microchirurgia.

Rimozione di un grosso angioma del cuoio capelluto.

Verruche

Le verruche volgari sono particolarmente impegnative sia con la crio chirurgia sia con il laser sia con i vari tipi di radiobisturi.
Recidive, discromie e cicatrici depresse o peggio ipertrofiche sono gli esiti più comuni che ci capita osservare.

Con il Plexer, il trattamento delle verruche di qualsiasi genere e in qualsiasi regione è estremamente semplice ed efficace. Non si hanno complicanze, se la lesione non è stata trattata in precedenza con altre tecniche.

La guarigione si può considerare quasi immediata in quanto non si ha sanguinamento e, se si interviene in fase iniziale, non recidiva.

La medicazione cambia da caso a caso, spesso conviene applicare dell’acido salicilico e acido lattico per alcuni giorni sulla parte trattata.

Le sedute necessarie dipendono dalla grandezza, dal numero delle lesioni, dagli eventuali trattamenti precedenti e dalla data di insorgenza della verruca.

Rimozione di una verruca seborroica in chirurgia non ablativa. Fianco destro.

Rimozione di una verruca seborroica in chirurgia non ablativa. Interno coscia

Rimozione di una verruca seborroica in chirurgia non ablativa. Anteriore coscia

Rimozione di una verruca seborroica in chirurgia non ablativa. Zona inguinale.

Rimozione di una verruca seborroica in chirurgia non ablativa. Inguinale.

Rimozione di tre verruche seborroiche in chirurgia non ablativa. Zona addominale.

Rimozione di una verruca seborroica in chirurgia non ablativa. Interno coscia.

Rimozione di una verruca seborroica in chirurgia non ablativa. Spalla.

Rimozione di una verruca seborroica in chirurgia non ablativa. Polpaccio.

Rimozione di una verruca seborroica e di un fibroma pendulo in chirurgia non ablativa. Collo.

Rimozione di una verruca seborroica in chirurgia non ablativa. Schiena.

Rimozione di una verruca seborroica in chirurgia non ablativa

Asportazione di neoformazioni (nei e fibromi) cutanee benigne

In “Chirurgia non Ablativa” eviteremo sanguinamento, punti di sutura, iniezioni di anestetico e medicazioni con creme anestetiche e cerotti.
Il risultato estetico sarà eccellente e senza recidive.
Con una pinzetta, solleveremo il pezzo asportato che non deve assolutamente sanguinare.
Anche in questo caso non è necessario fare anestesia.
La parte appena trattata non verrà assolutamente medicata

NESSUN SANGUINAMENTO SIA DELLA PARTE TRATTATA SIA DEL PEZZO ASPORTATO O VAPORIZZATO.
Naturalmente senza garze o cerotti, e, dopo dieci giorni, la parte è perfettamente cicatrizzata ed a livello.

Rimozione di un grosso fibroma del lobo in chirurgia estetica.

Escissione di una cheratosi seborroica esterna palpebra con Plexr

Rimozione di un nevo dermico della mano in chirurgia non ablativa.

Rimozione di nevi fibromatosi del viso in chirurgia non ablativa.

Rimozione di un nevo dermico della fronte, in chirurgia non ablativa.

Rimozione di un nevo dermico ed una verruca volgare in zona nasale, in chirurgia non ablativa.

Rimozione di tre fibromi in chirurgia non ablativa.

Rimozione di un fibroma del dorso in chirurgia non ablativa.

Rimozione di un fibroma pendulo nella zona della spalla in chirurgia non ablativa.

Rimozione di un fibroma del labbro

Rimozione di nei fibromatosi su collo e ascella

Rimozione di nevi multipli del viso

Rimozione di un fibroma pendulo del dorso

Rimozione di un neo verrucoso del viso

Neo seborroico della tempia: diametro 15 mm

Nella prima foto: aspetto prima dell’intervento praticato sempre senza anestesia.

Nella seconda foto: aspetto della parte appena finito, come si nota il colore del
carbonio formato dalla combustione proteica, è stato rimosso con del normale cotone idrofilo e benzalconio.

Tutti i punti intorno alla base non sono arrossati.

Rimozione di un fibroma in chirurgia non ablativa

Rimozione di fibromi del viso e palpebrali

FIBROMA CUTANEO
Fibroma del viso, diagnosticato come “natta”

Nella prima foto: prima dell’intervento.

Nella seconda foto: la zona trattata dopo 15 giorni

Nevi di Miesher

Sublimato con Plexr Chirurgia, senza necessità di anestetico in crema, senza sanguinamento, senza cerotti.

Nella prima foto: prima dell’intervento.

Nella seconda foto: appena finito l’interventoi

Nella terza foto: la zona trattata dopo 15 giorni

Nella quarta foto: la zona trattata a controllo dopo 1 anno

Si apprezzano i risultati della soft surgery al plasma: non si apprezza alcuna differenza tra la sede dei nei di Miesher e la cute circostante.

 

 

Fibromi cutanei sessili e ben peduncolati, possono essere operati agendo lateralmente, consentendo così l’eventuale controllo istologico del pezzo asportato. 
Il pezzo andrà asportato coagulando di volta in volta i vasi che il peduncolo contiene, tenendosi leggermente al disopra del piano cutaneo circostante.

Così potremo asportare in breve tempo il pezzo eventualmente da analizzare e potremo finire di asportare la base fino a levigarla perfettamente con l cute circostante.

Otterremo assenza di discromie da perdita di melanociti ed avremo una cicatrizzazione perfetta. 
Come al solito evitare cerotti e indumenti attillati.
Il risultato sarà perfetto se il paziente avrà evitato di staccare la crosta prima del tempo.

 

Discromie cutanee (macchie della pelle)

Una volta escluse dal trattamento tutte le lesioni a rischio, potremo trattare allo stesso modo sia le iperpigmentazioni epidermiche sia quelle dermiche. La sola differenza consisterà nel fatto che le iperpigmentazioni dermiche dovranno essere ritrattate per un numero di volte proporzionale alla loro profondità. Infatti, se insistessimo fino a veder sparire la macchia, produrremmo degli antiestetici avvallamenti che si andrebbero a sommare a quelli già presenti in molte macchie dermiche.

Il trattamento è estremamente semplice e di grande effetto ma deve necessariamente essere eseguito da medici molto esperti e dotati di una mano particolarmente delicata.

Appena finito di trattare la parte con la tecnica “Spray”, effettuata con passate molto rapide a sfiorare appena la cute senza mai toccarla, vedremo la nostra macchia colorata in grigio scuro per il carbonio depositato.

Ora applicheremo sulla macchia del cotone intriso con abbondante acqua distillata e disinfettante al benzalconio in uguali proporzioni.

Nel caso in cui si dovesse vedere ancora la parte pigmentata, non dovremo insistere per evitare scalini.
Ci limiteremo a reintervenire 28 giorni dopo con le stesse modalità sulla parte trattata. La parte, dovrà essere lavata con sapone di Marsiglia, asciugata tamponando delicatamente e disinfettata con disinfettanti al benzalconio.
Come protezione è consigliabile applicare uno strato spesso di fondotinta fluido solo sulla parte trattata per almeno due mesi.

Il  grosso  capitolo  delle macchie  cutanee  e delle discromie  e quello  che meglio fa apprezzare la Chirurgia non Ablativa. La sublimazione dei tessuti epidermici operata dal plasma (gas ionizzati dell’aria) e, realizzata grazie al Plexer, ci consente di intervenire con successo su questi inestetismi.

Risultato di una sola seduta seguita dall’applicazione di acido salicilico e acido lattico per alcuni giorni sulla parte trattata.

Particolare del primo dito prima del trattamento

Particolare del primo dito dopo il trattamento e l’applicazione di acido salicilico e acido lattico per alcuni giorni sulla parte trattata

Eliminazione del tessuto di granulatione con con il Plexr e taglio bilaterale dell'unghia con sollevamento.

Una verruca molle del viso

Trattata con manipolo a bassa potenza dopo 30 giorni presenta un aspetto normale fatto salvo il colorito roseo del tessuto trattato ancora non esposto al sole.

Verruche multiple trattate con la tecnica a sfioramento.

Si eliminano in una seduta di 15 minuti ed al controllo si osserveranno le solite lesioni rosee ed in molti casi altre verruche che al momento dell’intervento non erano evidenti.

Unghie incarnite

Plastica del letto ungueale in un caso di unghia incarnita.

Anche sui margini ungueali di unghie incarnite si ottengono risultati notevoli a patto di intervenire senza fare iniezioni di anestetico.
Può risultare utile applicare un anestetico in crema (EMLA)

Trattamento dell'acne in fase attiva e dei postumi cicatriziali

Terapia validata dalle esperienze effettuate dal prof. Giorgio Fippi con il suo Felc (Flusso di Elettroni Convogliati) fin dal 1974.
Poter eliminare in modo definitivo l’acne attiva e le sue cicatrici che creano tanto disagio, è stata una delle più grandi soddisfazioni della mia carriera di Medico.

I tessuti trattati con il Plexr, sublimano senza coinvolgimento del derma (come dimostrato da esami istologici effettuati in centri di ricerca Universitari) e con risultati superiori ai laser, prima utilizzati con entusiasmo, in quanto, non essendo luce come il laser, il microplasma condensato del plexer , non diffonde nei tessuti circostanti l’area trattata e quindi senza alcun tipo di danno caratteristico delle altre tecniche. –

Il Paziente non deve, nel caso dell’acne attiva o delle cicatrici post acneiche, applicare creme o prodotti anestetici che risulterebbero inutili vista la sensazione particolare e indolore indotta dalla sublimazione.

I risultati confermarono l’ipotesi. – Infatti, anche se i pazienti nelle sedute successive presentavano ancora delle formazioni acneiche, queste non si sviluppavano mai sulle aree trattate in precedenza.

Con il PLEXR, per ottenere il massimo risultato, è necessario sfiorare il tessuto, evitando il contatto con la parte, per consentire la formazione del microplasma (gas ionizzati-concentrati non ottenibili con altre apparecchiature) che provocherà la sublimazione del solo strato corneo superficiale senza coinvolgimento dei tessuti sottostanti.

Per eliminare definitivamente la possibile formazione di nuovi comedoni sarà necessario bonificare tutta la zona in cui si ha formazione di pustole acneiche.

Le micro cisti sebacee, i milia e i comedoni dovranno essere trattati solo facendo sublimare la membrana soprastante la raccolta di sebo mentre, le pustole attive, dovranno essere trattate allo stesso modo, ma intervenendo solo sulla corona circolare virtuale che delimita la parte gialla della pustola, dall’area arrossata circostante.

Così facendo saremo sicuri di aver eliminato il danno anatomico del dotto pilo sebaceo alterato che continuando a trattenere il sebo e lasciando evaporare la parte acquosa del sudore prodotto, realizza quella raccolta di materiale che, se successivamente colonizzata, forma la pustola acneica.

Il protocollo prevede che, in caso di acne attiva, dopo una visita accurata, venga effettuato un test su una piccola area per valutare sia la compliance del paziente sia la risposta cutanea al trattamento.

Dopo sette giorni verificata la soddisfazione del paziente e la durata del rossore (da due ore a sei giorni), in base alle esigenze dettate dalla vita di relazione del paziente, si opterà per trattare tutta la parte ogni sette giorni o trattare piccole aree consentendo, se necessario, la ripresa lavorativa subito dopo il trattamento avendo l’accortezza di applicare sulla parte del fondotinta.

Queste devono essere trattate come se stessimo facendo un bassorilievo, trattando quindi punti non contigui per consentire l’effetto cerniera delle piccolissime aree puntiformi.
Queste, se troppo ravvicinate, potrebbero creare una crosta unica che potrebbe fratturarsi, creando una lesione e se troppo profonde potrebbero creare esse stesse delle depressioni.
Aspetto della parte trattata con la tecnica del bassorilievo per punti distaccati, in caso di cicatrici depresse.
L’immagine ci permette di apprezzare la tecnica utilizzata per ciascun punto.
Da notare sempre che i singoli punti non si toccano l’un l’altro per evitare eventuali fratture di crosta.

Nel caso delle cicatrici post acneiche si deve trattare prima la cute dei margini per consentire al fondo della cicatrice di salire verso l’alto, quindi, le mamellonature tra le cicatrici depresse, senza toccare in alcun modo il fondo delle cicatrici stesse.

Per analogia, dovremo trattare solo i dossi e non le cunette con la tecnica per punti staccati che è l’unica che favorisce l’accorciamento cutaneo.

Particolare attenzione deve sempre essere posta a non ferire inavvertitamente con il puntale, la cute del paziente ed evitare nel modo più assoluto di coinvolgere il fondo della cicatrice(la cunetta di cui sopra)
In caso di cicatrici molto depresse, è sempre consigliabile trattare i margini e le aree in plus in più sedute, con un intervallo di ventotto giorni tra le sedute, permettendo la risalita del fondo.
Anche trattando cicatrici post acneiche in soggetti di colore non si sono mai avute discromie dovute al trattamento.
Il protocollo per il trattamento delle cicatrici post acneiche e da varicella prevede un test su una metà di una cicatrice particolarmente profonda per poter verificare quanto sia migliorata la parte trattata dopo i fatidici ventotto giorni e poter stabilire le sedute necessarie a quel paziente.

Le sedute dovranno essere sempre distanziate di ventotto giorni, e la parte trattata, una volta cadute le piccole croste che si formano sui singoli spot del Plexr (dai tre ai sette giorni), dovrà essere protetta dalla luce in modo adeguato.

Cicatrici da acne del dorso.

Risultato ottenuto con tre applicazioni distanziate di 28 giorni una dall’altra.

In caso di cicatrici molto depresse, è sempre consigliabile trattare i margini e le aree in plus in più sedute, per evitare fenomeni discromici.

È doveroso premettere che tutti i casi clinici riportati, prima di sottoporsi al trattamento, si erano sottoposti a peeling di ogni tipo, dermoabrasione a cristalli di corindone, LASER Resurfacing, cure ormonali, roaccutan, ripetute pulizie del viso ecc.

Nella foto la parte interessata truccata con cipria.

Aspetto della stessa parte dopo sei sedute.

La paziente è stata volontariamente fotografata con la parte sempre truccata con la sua solita cipria.

In questa immagine, osserviamo una paziente “tipo” che presenta sia cisti acneiche in fase attiva sia microcisti sia cicatrici  post acneiche. Un caso simile al precedente, complicato da cicatrici abbastanza profonde.

Anche qui sono stati sospesi tutti i farmaci, i cosmetici(creme e gel), le pulizie del viso.

Risultato a trenta giorni.

Vistose cicatrici del volto trattate con peelig chimici senza risultato.
si decide il trattamento con la tecnica del dottor Fippi intervenendo con una seduta ogni 30 giorni.
Fatto il Test sulle aree visibili in rosa per verificare se il Paziente fosse in grado di seguire alla lettera la medicazione: Evitare di applicare qualsiasi tipo di crema, utilizzare solo sapone di Marsiglia e disinfettare con citrosil verde o analogo a base di benzalconio, si decide di continuare.

A sessanta giorni
Notevole il miglioramento anche alla luce radente.

A 90 giorni il risultato di tre applicazioni, vistose cicatrici post-acneiche della zona temporale.

Il protocollo per il trattamento delle cicatrici post acneiche e da varicella prevede un test su una metà di una cicatrice particolarmente profonda per poter verificare quanto sia migliorata la parte trattata dopo i fatidici ventotto giorni e poter stabilire le sedute necessarie a quel paziente. Le sedute dovranno essere sempre distanziate di ventotto giorni, e la parte trattata, una volta cadute le piccole croste che si formano sui singoli spot del Plexr (dai tre ai sette giorni), dovrà essere protetta dalla luce in modo adeguato.

Xantelasma

Come dice il nome stesso si tratta di lesioni giallastre (xantos=giallo) che tendono ad invadere sia le palpebre superiori, sia le inferiori sia il contorno occhi.

Trattate con la classica chirurgia, queste formazioni giallastre, tendono a recidivare, presentando una serie di inconvenienti post operatori che, anche se minimi, creano disagio e preoccupazione sia al paziente sia al chirurgo.
La Chirurgia non Ablativa mediante Plexr, agisce per sublimazione ed evita qualsiasi tipo di complicanza o di effetto collaterale indesiderato.
Per eseguire l’intervento di chirurgia non ablativa, non serve applicare creme anestetiche.
La parte trattata deve essere detersa delicatamente dopo ogni passaggio di Plexr. Non si avrà mai sanguinamento e quindi nessun tipo di cicatrice.
Oggi, infatti, grazie alla chirurgia al Plasma, l’intervento è semplificato al massimo. Non è necessario anestetizzare la parte, non si causa arrossamento della palpebra, non si avrà mai sanguinamento e, particolare non trascurabile, non si deve applicare alcun tipo di medicazione, tranne l’utilizzo di un collirio a base di benzalconio al solo scopo di disinfettare la parte. Il paziente dovrà lavarsi come sempre, asciugare la parte tamponando con un fazzoletto di cotone, avendo l’accortezza di non strofinare.

La parte trattata apparirà come se avessimo usato una matita per trucco a coprire il giallo dello xantelasma. Appena terminato il trattamento, il paziente potrà riprendere la propria attività senza alcun tipo di problema, fatta eccezione di un lieve rossore dovuto al passaggio del cotone utilizzato per rimuovere i depositi carboniosi, che scomparirà dopo alcune ore. I risultati sono eccellenti e senza effetti indesiderati o complicanze se eseguito da medico esperto.

L’intervento elimina definitivamente lo xantelasma nella zona trattata.
Deve essere sottolineato il fatto che le aree trattate non andranno mai più incontro a xantelasmi, per cui spesso suggerisco di trattare, a scopo preventivo, anche le zone circostanti che ancora non presentano xantelasmi.

Dalla foto si apprezza la totale assenza di coinvolgimento dei tessuti circostanti l’area trattata, pur essendo questa una zona particolarmente delicata.
Si dovrà avere sempre l’accortezza di agire su aree non contigue per consentire lo smaltimento dei vapori della sublimazione del materiale che stiamo asportando e per evitare il benché minimo surriscaldamento della parte.

Si osservi che la parte trattata, in molti soggetti, anche dopo alcuni mesi, si presenta leggermente più chiara dei tessuti circostanti.
Questa lieve differenza di colore tende a normalizzarsi, anche se con ovvie differenze individuali, in circa un anno, trascorso il quale non si apprezzeranno differenze con i tessuti circostanti.

Da quanto su esposto si comprende quanto con la Chirurgia non Ablativa si sia semplificato ed ottimizzato il trattamento di questo diffuso inestetismo.

BLEFAROPLASTICA NON ABLATIVA

La blefaroplastica non ablativa, effettuata mediante uno strumento di ultima generazione il PLEXR, è una tecnica innovativa che accorcia la cute in eccesso delle palpebre senza dover incidere per asportarla, la blefaroplastica non ablativa evita,finalmente,l’utilizzo del bisturi. Si effettua senza anestesia (se non locale con pomate), non necessita di suturare e permette di accorciare la pelle senza incidere e senza modificare il muscolo orbicolare delle palpebre.

A differenza dell’intervento tradizionale non asporta l’eccesso di pelle ma si limita ad accorciare la cute palpebrale aumentandone lo spessore e riportando quindi allo stato precedente l’inestetismo.

La blefaroplastica non ablativa è indicata per tutti coloro che, non dovendo rimuovere l’eccesso di grasso retro orbitario,desiderino migliorare l’estetica del proprio viso senza andare incontro ai rischi dell’anestesia e alle possibili complicanze di un intervento chirurgico (asimmetria dei due occhi, cicatrici ipertrofiche, cheloidi, lagoftalmo, danni irreversibile del visus).

Infatti,il trattamento effettuato senza ricovero e senza anestesia,non da luogo a formazione di ecchimosi. I tempi post-operatori sono nettamente diminuiti con ripresa funzionale quasi immediata e i costi sono ridotti del 70%.

E’ necessario che i pazienti si rivolgano ad un professionista che abbia conseguito una adeguata preparazione e che sia esperto in questo tipo di intervento che presuppongono un adeguato senso estetico ed una manualità adeguata.

NEEDLE SHAPING

Lifting senza chirurgia – Senza anestesia e senza dolore

Cute rilassata del collo, una sola seduta con la tecnica del dottor Fippi.(non si deve incidere la cute, non si devono mettere punti, non si deve fasciare la parte con bende o cerotti e non si deve iniettare nulla, neanche anestetico) .

Ecco come trattare rughe d’espressione, cicatrici e labbra, senza iniettare alcun tipo di materiale o farmaco, realizzare un Aumento volumetrico del derma mediante aghi elettrodo, senza introdurre materia.

Questa tecnica chiamata NEEDLE SHAPING  è stata ideata per la Ricostruzione Volumetrica Autologa.

In parole semplici,  si opera un microscopico auto trapianto senza espianto di tessuto. Intreccio le fibre elastiche del derma, senza causare dolore, con un ago particolare estremamente sottile, simile a quelli usati per l’agopuntura, nel quale  si fa scorrere una corrente elettrica in grado di agganciare le fibre elastiche del derma all’ago generando una bio rivitalizzazione.

Aumento volumetrico senza chirurgia – Senza anestesia e senza dolore.

L’aumento dei volumi del viso (labbra, zigomi, guance), e il trattamento delle rughe,che solitamente richiede l’utilizzo di filler, ovvero iniezioni di sostanze riassorbibili ad azione riempitiva (acido ialuronico, idrossiapatite di calcio, ecc),oggi può essere ottenuto senza iniettare alcuna sostanza, tramite la ricostruzione “ricostruzione volumetrica autologa”.

La ricostruzione volumetrica autologa è possibile grazie all’utilizzo del Needle Shaping, una speciale apparecchiatura in grado di erogare una corrente programmabile (tale da non essere percepita dal paziente), applicata ad un ago sottilissimo, in modo tale da far aderire a quest’ultimo, fibre elastiche del derma.

Una volta che le fibre si sono agganciate all’ago,vengono avvolte con estrema delicatezza fino a formare una sorte di fuso di materiale autologo ,che può essere spostato per aumentare il volume delle zone limitrofe.

Con questa tecnica si può dare più volume a labbra e zigomi senza usare filler o protesi, e senza il dolore della siringa, con un ago da agopuntura permettere al nostro collagene di riorganizzarsi aumentando in modo naturale i volumi carenti.

Impossibile fare le esagerazioni che vediamo tutti i giorni sui volti rifatti.
Fili di sospensione creati nel derma senza usare materiali estranei.
Fili di sospensione virtuali con effetto reale e duraturo: intreccio dei componenti dermici per realizzare un filo di sospensione mediante un ago da agopuntura.

Diversamente dalle altre tecniche di autotrapianto questa si limita ad assottigliare la parte donatrice per rigonfiare i volumi carenti.

Le strutture donatrici,microscopicamente assottigliate,riprendono i volumi iniziali nei ventotto giorni successivi,mentre la sede ricostruita raggiunge il volume definitivo dopo circa dieci giorni per mantenerlo a lungo.

Con questa tecnica si ottiene un risultato estremamente naturale anche per volumi importanti senza introdurre alcun tipo di sostanza estranea,ma sfruttando i tessuti stessi.

I risultati sono eccellenti sia per la durata praticamente definitiva sia per l’estetica decisamente naturale.

Ovviamente,i risultati realmente definitivi,riguardano la correzione delle cicatrici depresse e le volumetrie delle parti non soggette a sollecitazione.

Invece le rughe da espressione,anche se alcune possono scomparire definitivamente, solitamente si ripresentano a distanza di mesi o di anni in base alla mimica del soggetto.

Se il solco della ruga si presenta particolarmente depresso,sempre infiggendo dai lati,si dovrà ottenere un fuso perpendicolare al solco in modo da realizzare con i precedenti una struttura ad h,simile a punti di sutura. Si otterrà un riempimento in diagonale per tutta la lunghezza della depressione.

Ogni ruga o trattamento di riempimento devono essere trattati almeno quattro volte a distanza di 28 giorni per avere un risultato accettabile.

Nel caso delle labbra i risultati sono estremamente duraturi,anche parecchi anni ma qualche volta c’è bisogno di un ritocco a distanza.

Alla fine, anche un occhio esperto,non sarà in grado di riconoscere dove è stato effettuato il trattamento estetico anche se i volumi utilizzati sono stati importanti.

 

Con questo tipo di trattamento possiamo ottenere:

  • Ricostruzione volumetrica delle labbra
  • Aumento volumetrico degli zigomi
  • Trattamento rughe d’espressione– Linee del sorriso
    – Linee perioculari
    – Linee periorali
    – Linee orizzontali della fronte
    – Linee glabellari

 

  • Correzione cicatrici
    – Post acneiche
    – Post traumatiche
  • Lifting glutei

La seduta non è dolorosa e non richiede anestesia. Dopo il trattamento si possono riprendere tutte le normali attività.

 

Il paziente dovrà osservare alcune regole fondamentali:

  1. Non assumere alimenti e bevande contenenti carboidrati-zucchero- per almeno 4 ore prima della seduta.
  2. Non assumere antiinfiammatori, anticoagulanti o aglio per cinque giorni precedenti la seduta.
  3. Non sottoporsi alla seduta se affetti da patologie virali – influenza, raffreddore, herpes ecc. – o nei giorni precedenti il ciclo mestruale.

TELEANGECTASIE E VENULE

CHIRURGIA NON ABLATIVA NEL TRATTAMENTO DI TELEANGECTASIE E VENULE

L’Off (Onde a flusso frazionato) è un apparecchio tutto italiano, inventato e testato dal dott. Fippi per il trattamento dei piccoli vasi.

Le telengiectasie,così come alcuni vasi di calibro superiore, possono essere trattate, oltre che con la classica terapia sclerosante, sia con il laser e sia con la radiofrequenza medicale.

Le telengiectasie estremamente sottili sono difficili da incannulare per cui spesso l’angiologo inetta la soluzione sclerosante intorno ai piccoli vasi ottenendo così l’effetto sclerosante anche su capillari sani circostanti.

Oggi, grazie a questo nuovo strumento ad Onde a Flusso frazionato, siamo in grado di trattare le teleangiectasie facendone collabire le pareti e, svuotandole di contenuto ematico, eviteremo di lasciare tracce del nostro intervento. Tutto questo senza far sanguinare la parte e senza penetrare la cute ,toccandola appena ai lati del vaso che scomparirà senza sanguinamento. Anche il fastidio per il paziente è ridotto al minimo grazie al fatto che i flussi di onde sinusoidali sono erogati in un “pachet” a potenza progressiva e non di tipo tutto niente come avviene con il laser e il radio bisturi.

Si possono ottenere risultati splendidi per il fatto di intervenire solo sui vasi sofferenti,risparmiando quelli sani circostanti. In particolare nel trattamento delle teleangectasie, l’onda fa contrarre le fibre elastiche del vaso,consentendo alle pareti vasali di attaccarsi l’una all’altra.

OFF è l’acronimo di Onde a Flusso Frazionato e si avvale di un impulso particolare per modulare in modo progressivo il segnale in uscita del quale possiamo impostare tutti i parametri. La tecnica,previa utilizzo di anestetico locale in crema, prevede di agire in senso centripeto rispetto alla circolazione ematica all’interno del vaso. Il puntale non deve assolutamente entrare nel vaso.

In questo modo si otterrà  una coaptazione del capillare che si svuoterà del suo contenuto ematico, permettendo di ottenere un risultato immediato. Grossi vasi ectasici del naso, una volta determinato il verso di scorrimento del sangue in essi contenuto, procedendo, come già detto in senso centripeto, si faranno svuotare agendo al lato sia a destra sia a sinistra,procedendo a zig zag.

I risultati sono eccellenti:scomparsa immediata del vaso e assenza di discromie.

Nel caso di angiomi piani si effettueranno delle micro coagulazioni sui vasi circostanti in senso centripeto come se si intervenisse sulle teleangiectasie.

La parte trattata va sempre disinfettata con benzalconio e assolutamente non mettere cerotti. Anche il lago venoso delle labbra si dovrà trattare senza penetrare con la sonda,agendo prima ai lati per poi portarsi a spirale verso il centro.

Con questa tecnica le teleangectasie si possono trattare anche durante l’estate senza applicare protezioni solari o cerotti, il paziente infatti terminata la seduta può recarsi al mare ed esporsi al sole senza problemi.

Nel caso di angiomi piani si effettueranno delle micro coagulazioni sui vasi circostanti in senso centripeto come se si intervenisse su delle teleangiectasie.

La parte trattata va sempre disinfettata con benzalconio e assolutamente non mettere cerotti. Anche il lago venoso delle labbra si dovrà trattare senza penetrare con la sonda,agendo prima ai lati per poi portarsi a spirale verso il centro.

Con questa tecnica le teleangectasie si possono trattare anche durante l’estate senza applicare protezioni solari o cerotti, il paziente infatti terminata la seduta può recarsi al mare ed esporsi al sole senza problemi.

Nel caso di angiomi piani si effettueranno delle micro coagulazioni sui vasi circostanti in senso centripeto come se si intervenisse su delle teleangiectasie.

L’O.F.F. è un’apparecchiatura elettromedicale che produce un’onda sinusoidale a frequenza fissa di circa 1230kHz  a flusso frazionabile,cioè un dispositivo medico attivo, che attraverso un manipolo provvisto di ago sterile e monouso è in grado di trasferire energia concentrata per effettuare trattamenti di medicina estetica: teleangectasie, angiomi, microlipoplastica localizzata.

Effetti biologici

Queste onde sinusoidali sono programmabili in modo da ottenere risultati diversi su differenti tessuti. In generale quest’apparecchiatura produce come effetti biologici un accorciamento delle fibre di elastina, una sintesi di nuovo collagene, un’ aumento della densità dermica, una distruzione adipocitaria e un’elettrocuzione programmata.

Nella microlipoplastica la tecnica di utilizzo di O.F.F. prevede la presenza di normali aghi da agopuntura che vengono infissi nei tessuti fino a raggiungere il tessuto adiposo, da eliminare per elettrocuzione ipertermia.

Il puntale dell’ O.F.F. andrà avvicinato agli aghi senza entrare nella pelle sottostante e senza indurre danni alla cute sovrastante.

Si ottengono micro distruzioni parcellari degli adipociti presenti nella zona prossima alla punta dell’ago senza interessare aree estese.

Con la tecnica monopolare è possibile ottenere l’effetto goccia, perché per ogni scarica programmata si crea una lesione maggiore in prossimità della punta.

E’ possibile estendere la zona del trattamento con la tecnica ad aghi affiancati, dove il manipolo dovrà essere avvicinato ad un ago per volta.

Gli aghi sono posizionati parallelamente l’uno all’altro e puntano sulla zona adiposa. L’operatore si sposterà con il manipolo da un ago al successivo nel momento in cui il paziente sente fastidio.

RADIOFREQUENZA MEDICALE

La radiofrequenza medica è un trattamento medico-chirurgico di antiaging mirato della pelle in modo naturale, ossia ringiovanimento del viso e del corpo. A differenza della radiofrequenza estetica, ossia, quella praticata presso i centri estetici, quella medica è migliore sia in termini di risultati finali che di durata nel tempo,fino ad un anno e poi un ritocco.

La radiofrequenza medica, tecnica definita lifting senza bisturi, è particolarmente adatta contro rughe, acne, rilassamento cutaneo delle labbra e dei contorni del viso, zampe di gallina,collo di tacchino, etc.

Questa particolare tecnica medica consente di ottenere un effetto lifting non chirurgico senza anestesia, uso di bisturi, punti di sutura e tantomeno periodi di convalescenza.

Essa è una tecnica non invasiva, non prevede ablazione della pelle, ne farmaci o sostanze chimiche da applicare prima e dopo sulla cute.

Non a caso, la radiofrequenza è la tecnica più scelta negli ultimi tempi nella fascia di età 30 ed i 65 anni sia da donne che da uomini, grazie alla su efficacia nei risultati,effetti duraturi, un costo molto più economico rispetto ai tradizionali “filler” ed iniezioni di botulino, impiegati per lo stesso trattamento di rughe perioculari e del viso, l’assenza di controindicazioni ed effetti collaterali.

Quindi l’ottima tollerabilità e gli ottimi risultati privi di rischi e di effetti collaterali, hanno fatto della radiofrequenza medica, una delle tecniche di ringiovanimento più richieste ad effettuate in questi ultimi anni.

Tale trattamento permette dunque di rimodellare il collagene negli strati più profondi della pelle, che attraverso i fibroblasti,producono nuovo collagene, che sostituisce così quello più vecchio.

Stimolando in modo efficace il collagene in modo naturale ed innocuo, attraverso la radiofrequenza, le rughe si appiattiscono, la pelle appare subito più tonica e luminosa e si riduce il rilassamento cutaneo, inoltre l’effetto di ringiovanimento della cute dura anche moltissimo circa 1 anno, ma è possibile prolungamento con delle semplici sedute di mantenimento.

Come funziona la radiofrequenza?

Questo trattamento medico-chirurgico funziona utilizzando le proprietà delle onde elettromagnetiche ad alta frequenza che sono in grado di produrre calore. Il calore sprigionato dalle onde elettromagnetiche applicato direttamente sulla pelle, permette quindi di stimolare l’attività dei fibroblasti, già presenti nel nostro organismo, nel produrre il collagene, cioè la sostanza responsabile della tonicità e freschezza della pelle, che con il passare dell’età viene sempre meno dal corpo, generando rughe, perdita del tono cutaneo e il consegue invecchiamento dei tessuti.

A chi è consigliata la radiofrequenza medica?

La radiofrequenza medica, è consigliata a donne e uomini con:

  • Lassità cutanea, ossia, rilassamento della pelle;
  • Rughe (associata al Plexr);
  • Cicatrici da acne o altri tipi di esiti cicatriziali (associata al Plexr);
  • Zampe di gallina (associata al Plexr);
  • Guance rilassate (associata al Needle Shaping);
  • Collo molto rugoso (associata al Needle Shaping);
  • Contorno labbra e viso non più definiti (associata al Needle Shaping);
  • Solchi naso labiali evidenti (associata al Needle Shaping);
  • Collo di tacchino (associata al Needle Shaping);
  • Mani rugose;
  • Pelle raggrinzita (associata al Needle Shaping);

La radiofrequenza non presenta alcun tipo di controindicazione, ma non può essere effettuata da donne in gravidanza e per i portatori di pacemaker.

Non ha effetti collaterali e non è assolutamente dolorosa, l’unico effetto che si sente durante la seduta è una semplice sensazione di calore non fastidioso che si avverte sulla zona che si sta trattando ed un leggero rossore della pelle che scompare dopo qualche ora, infine la radiofrequenza può essere praticata in ogni stagione dell’anno, in quanto non è un trattamento sensibile ai raggi solari.

Radiofrequenza medica o estetica differenza in durata e in risultati:

Facciamo presente, soprattutto per chi non ne ha conoscenza, che c’è differenza tra radiofrequenza medica e radiofrequenza estetica, la prima è un trattamento che viene praticato da un medico-chirurgo estetico vero, la seconda, invece, dà una estetista in un centro estetico.
La differenza tra i due trattamenti è abissale, sia in termini di durata e sia in termini di risultato finale per la differenza di potenza impiegata e dei prodotti impiegati sulla cute. Nella radiofrequenza medica, la durata di una singola seduta varia tra i 30 e 45 minuti, mentre la durata del ciclo varia da 7 a 10 sedute secondo il tipo di risultato che si vuole ottenere e dell’estensione della zona da trattare.

Ovviamente vanno eseguite, periodicamente, delle sedute di mantenimento ma i primi risultati visibili si ottengono già dopo il primo trattamento, mentre quelli massimi dopo 6 mesi circa, coincidenti con il momento di massima produzione del collagene.

La radiofrequenza estetica, ossia quella effettuata presso i centri di estetica, è diversa da quella medica, perché impiega macchinari più soft (a bassa potenza) che non possono essere regolati e ciò influisce sui risultati che comunque sono gradevoli ma, ovviamente, meno evidenti e duraturi rispetto a quelli ottenuti con la radiofrequenza medica.